
Oggi in udienza non volevano ascoltarti: stuprata da ignoti e accusata di simulazione di reato… Ho letto mille volte questo decreto di citazione diretta a giudizio, cercando qualcosa, forse inconsapevolmente una tua “responsabilità”, per dare un senso a questo orrore misto a persecuzione.
Stamattina ti ho detto che dovevi raccontare tutto, che nonostante l’accusa tu sei una vittima perseguitata da uno STATO che vuole il silenzio delle vittime. Hai insistito, e nonostante l’imbarazzo e la vergogna di ricordare il momento in cui “la tua vita si è fermata”, hai reso dichiarazioni spontanee dimostrando che chi dice la verità è più forte di chi cerca di infangarla invece di tutelarla.
Ti prometto che non resteremo in silenzio e saremo al tuo fianco. Questa è Manden! Noi siamo concretamente dalla parte delle vittime, indipendenti e liberi da logiche di potere ingiuste.